DAVIDE RONDONI | Che cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti
Poeta, autore di saggi e romanzi, di teatro e di programmi di poesia in televisione, fondatore del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, Davide Rondoni ha scritto numerose raccolte di poesia, da “La frontiera delle ginestre”, (Forum/Quinta generazione, 1985), a “La natura del bastardo”, (Mondadori, 2017), “Il buio e l’ibisco. Parole per la fiasca rotta del maestro di Forlì”, (Cartacanta, 2017). Autore anche di prosa, il suo libro più recente è “Il concerto del viale dei lecci” (Aboca, 2022).
Ha fondato e dirige la rivista clanDestino, è opinionista di Avvenire ed è stato critico letterario nel supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore. Dirige la collana “I Passatori – Contrabbando di poesia” per Carta Canta Editore e dal 2014 conduce, sull’emittente televisiva San Marino RTV, il programma di poesia “In che verso va il mondo”.
Sul palco del Poetry Village dialogherà con Asia Vaudo, soprattutto intorno al suo volume “Cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti” (Fazi, 2021) in cui indaga il vero significato di “natura” e di “naturale”, riportando in questi due termini uno sguardo profondamente umano che scavalca la mera dimensione del “sopravvivere” e che ci invita a “vivere”. In un’epoca nella quale siamo abituati a guardare molto alla “quantità” della vita a scapito della qualità, Rondoni suggerisce che non importa vivere solo vent’anni anziché cento se si è fatta esperienza piena della vita, e per quanto “innaturale” possa sembrare non godere di tanti anni di vita – vuoi per malattia, per calamità naturali, per squilibri ambientali – ciò che conta è cercare uno sguardo profondo dentro la vita, dentro l’arte, dentro l’amore. Conta la nostra tensione all’eterno, alla verità. In questo viaggio Rondoni propone voci di autori classici e contemporanei quali Luzi (che è stato il suo maestro), Leopardi, Keats, Szymborska che compiono con noi un poetico pellegrinaggio verso il significato di cosa può definirsi naturale e cosa no.
«Cosa vuol dire naturale?
Naturale lasciarmi, naturale amarmi, naturale sbranarci? Naturale cosa?
Non vogliamo forse tutti una vita “naturale”?»