Marina Petrillo è nata a Roma, città nella quale vive e risiede. Venuta a contatto giovanissima con ambienti letterari e circoli poetici, pubblica, nel 1986, la sua opera prima, “Il Normale astratto” (Edizioni del Leone), con prefazione di Aldo Piccoli. Seguirà un lungo periodo connotato dal desiderio di entrare in contatto con nuove discipline e vie di sperimentazione artistica e di scrittura volte all’interconnessione tra vari campi di ricerca. Interessata all’aspetto trascendente della realtà, si dedica allo studio di discipline quali la Cabala e all’ermeneutica di testi sacri e filosofici di varie culture.
È pittrice. Dalla collaborazione con l’artista reggiano Marino Iotti, nasce nel 2016 “Tabula Animica”, percorso artistico poetico premiato nell’ambito dell’Art Festival di Spoleto nel 2017, pubblicato a tiratura limitata.
Nel 2019 pubblica per Progetto Cultura, “materia redenta”, opera segnalata nel 2020 nell’ambito del Premio Internazionale Mario Luzi. Sue poesie compaiono su riviste letterarie e antologie. Ha collaborato alla rivista on-line “l’Ombra delle parole “di Giorgio Linguaglossa e suoi articoli sono apparsi sul Mangiaparole. Promuove e organizza eventi volti alla diffusione della poesia, collaborando con numerosi poeti e artisti. A settembre 2023 è stata pubblicata l’opera poetica “indice di immortalità”, con saggio introduttivo e post-fazione del Professore Francesco Solitario, Casa editrice Prometheus, testo che si è classificato vincitore nell’ambito del “Premio Internazionale Centro Giovani e Poesia – Triuggio” 2023. È intimamente convinta dell’intrinseco legame che si instaura tra poesia e Phonè, tale da evocare, in chi ascolta, l’attivazione di uno stato introspettivo fecondo alla propria crescita interiore.