Autrice di racconti, poesie, saggi, articoli di giornale e testi teatrali. Docente di materie umanistiche per vera vocazione, è membro del collettivo Spoken Poetry Slam e performer in occasione di eventi letterari e gare poetiche, affinando costantemente l’arte di raccontare storie. Grande viaggiatrice, ha vissuto negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Spagna.
Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2022, “Citofonare Morabito. Voci di Corviale” (Rogas), che ha ricevuto ottimi riconoscimenti di critica e pubblico. Tra le sue opere principali si annoverano “Rame, materiale per una termo-poetica” (Fuorilinea, 2023), una raccolta di testi caratterizzati da una forte energia e vitalità comunicativa. E ancora: “Cabaret Decameron” (Red Star Press, 2023), uno spettacolo teatrale che combina elementi di cabaret e storie ispirate al Decameron rivisitate in chiave romanesca; “Mia sorella è figlia unica” (Red Star Press, 2023)”, un’opera che esplora i complessi rapporti familiari attraverso una narrazione intensa e coinvolgente. Quindi “Libera” (2023), spettacolo teatrale per voce e chitarra, scritto e interpretato con la cantautrice Marta La Noce. E il recente “Carta e ossa” (Fuorilinea, 2024), una raccolta che Cecilia Lavatore presenta così: «A me sono capitate queste storie. Ho pensato che andassero raccontate. Ho pensato che andassero scritte. Sottratte al resto. E siccome la scrittura è una cosa che si tocca, che deve essere toccata, è nata questa pubblicazione, con una certa mia urgenza, con una certa immediatezza. Non credo che questi testi abbiano aggiunto granché alla mia comprensione del mondo, non credo abbiano avuto un ruolo nel mettere in ordine le mie emozioni, né immagino lo abbiano per i lettori. Di certo, però, hanno dato una forma a quello che secondo me doveva prendere forma, hanno dato un corpo, in carta e ossa, ad alcune esperienze. Ad alcune domande. A certe mie nostalgie. Così, svaniranno anche loro, prima o poi svaniranno anche loro. Ma svaniranno di meno».
Cecilia Lavatore è anche una collaboratrice per Il Messaggero come opinionista, dove firma editoriali su temi contemporanei. La sua produzione letteraria e teatrale riflette il suo impegno sociale e la capacità di trasformare esperienze di vita in arte.